mercoledì 17 luglio 2013

Nota 44/58

Sebbene sia un firmatario – anzi, un promotore – della Convenzione di Ginevra, il governo israeliano pratica una politica illegale, immorale e razzista di tolleranza zero verso i profughi ed i lavoratori immigrati ‘illegali’. Ai sudanesi, agli eritrei e ad altri profughi in cerca di asilo in Israele si spara al confine meridionale d’Israele, e costoro sono imprigionati e deportati nei paesi da cui hanno cercato di fuggire. Coloro a cui riesce di entrare in Israele sono soggetti ad una caccia all’uomo da parte della polizia israeliana e poi subiscono lo stesso destino di coloro che sono stati catturati al confine. Ci sono attualmente centinaia di profughi e lavoratori immigrati imprigionati in Israele, e dozzine di essi sono ragazzi tra i 13 ed i 17 anni. Recentemente il governo israeliano ha approvato una legge che consente allo stato di imprigionare i profughi per tre anni senza processo, non appena essi hanno varcato il confine israeliano. A questo scopo, è stata costruita una grande prigione al confine meridionale d’Israele.

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